14 Luglio 2008Gianni Celati esce ad ottobreGianni Celati, nato nel 1937, è uno dei maggiori narratori italiani viventi.
Personaggio scomodo, vive appartato, in Inghilterra da vent’anni, dopo aver lasciato l’insegnamento universitario e la città di Bologna. Ha esordito nel 1971 con un libro presentato da Einaudi, Comiche. Nel decennio successivo ha pubblicato alcuni dei più bei libri del periodo, Le avventure di Guizzardi, La banda dei sospiri, fondando anche il nuovo genere del romanzo giovanile con Lunario del paradiso. Maestro della nuova generazione di narratori (Tondelli, De Carlo, Piersanti, Palandri, ecc.), sia attraverso l’insegnamento al DAMS, sia attraverso i suoi libri decisamente sovversivi, senza essere mai avanguardistici, Celati è autore anche di traduzioni di classici come Céline, Swift, Beckett di cui ha imposto una nuova lettura anche attraverso saggi antiaccademici. Negli anni Ottanta Celati ha attraversato l’Italia insieme a fotografi come Ghirri, Basilico, Jodice, Chiaromonte e altri, offrendo una nuova lettura del paesaggio italiano culminata in Verso la foce, uscito alla fine di quel decennio, ma anche impostando un nuovo modo di raccontare oltre che di guardare in Narratori delle pianure e Quattro novelle sulle apparenze. Sono seguiti altri libri ancora, tutti tradotti, come i precedenti, in molte lingue del mondo, sino a Avventure in Africa e Fata morgana (tutti i suoi libri sono pubblicati da Feltrinelli), che s’intrecciano con un suo interesse per l’Africa e per il cinema. Ha infatti realizzato ben tre film che definire documentari è improprio, dal momento che inaugurano, alla pari dei libri di racconti e dei romanzi, un modo davvero diverso di osservare il mondo esterno.
Il volume di «Riga», che esce come omaggio a Celati per il suo settantesimo compleanno, caduto un anno e mezzo fa, vuole rendere conto dell’intero percorso dello scrittore emiliano, attraverso una copiosa serie di testi inediti, tra cui la riscrittura di Comiche, realizzata nel 1972 dopo la pubblicazione, e dopo che Calvino l’aveva purgato dai suoi contenuti «sessuali».
Aprono il volume alcuni testi di scrittori in omaggio a Celati: Arminio, Benati, Cavazzoni, quindi segue una sorta di percorso autobiografico, scandito da ampie conversazioni con Celati realizzate da amici, traduttori e critici italiani, spagnoli, americani, tedeschi; seguono poi vari pezzi di viaggio (nel Sud dell’Italia, a Nairobi), racconti, saggi e studi (su Giacometti, sul comico, sulla fotografia italiana, sul narrare come attività pratica, su Wim Wenders).
La parte inedita è stata realizzata in collaborazione con l’autore.
Poi la raccolta antologica delle migliori recensioni dei suoi libri apparse nel corso degli anni opera di critici e scrittori come Calvino, Gramigna, Porta, Ghirri, Scabia, Giuliani, Tabucchi, Starnone, Marcoaldi, ecc.
Il volume comprende una scelta di fotografie inedite di Celati tratti da libri fuori commercio e dal suo archivio privato, foto scattate da fotografi come Luigi Ghirri e Gajani. Molte delle immagini sono commentate da curiose didascalie dettate da Celati stesso.
Una serie di giovani studiosi ha scritto per questo volume dei saggi dedicati all’opera di Celati nei vari momenti della sua quasi quarantenale attività di scrittore: Cortellessa, Sironi, Iacoli, Langhom, Palmieri, Rizzante, Giglioli, ecc.
Completa l’opera l’intervento di due fotografe donna, una esordiente, Roberta Sironi e una più nota, Marina Ballo Charmet, dedicate a temi assai vicini all’opera di Celati, come il paesaggio.
Va segnalato il fatto che su Celati, salvo un volume in lingua inglese, non esiste in commercio nessuna monografia o studio ampio. Questo è il primo.
Gianni Celati, a cura di Marco Belpoliti e Marco Sironi, pp. 320, uscita ottobre.