Giacomo Giossi
John Berger
Blow-up, 01 Marzo 2012
John Berger
Blow-up, 01 Marzo 2012
John Berger non è facilmente definibile e tanto meno è possibile ridurlo all’interno di una cornice precisa, e la copertina sembra dimostrarlo: uno stretto primo piano di Berger che supera i margini del volume e che svela un sorriso come divertito nell’afferrare con due dita il proprio nome stampato. Narratore, critico d’arte, militante politico, artista lui stesso, John Berger è tutte queste cose insieme ma anche nessuna di queste; piuttosto una sorta di assemblaggio in continua mutazione che ne fa uno tra i più preziosi intellettuali viventi, una voce critica capace di scandagliare con rara umanità ed infinita passione un tempo, il nostro, tanto confuso e distratto.
Per raccontare John Berger è necessario mettere in mostra le sue relazioni, le sue mille vite. Curatrice di questo nuovo numero monografico di Riga è Maria Nadotti che ha sapientemente raccolto, in un sorta di festa tra amici, i compagni di viaggio di John Berger: un lavoro accurato e attento che permette ai lettori di conoscere la trama di cui è fatta l’esistenza intellettuale di John Berger.
Da Salman Rushdie ad Arundhati Roy, ognuno racconta un frammento del tessuto esistenziale di John Berger. Attraverso un libro, un incontro, un viaggio, prende forma una vera e propria mappa che il lettore può attraversare saltellando tra saggi, interviste e immagini. Il volume, ricco di oltre trenta interventi, si apre con alcuni testi inediti dello stesso Berger e si chiude con alcuni suoi disegni. Nel mezzo, distribuite lungo tutto il volume, le bellissime fotografie di Armin Linke, immagini che ancorano il lettore tra un testo e un altro, come sospeso tra un arrivo ed una nuova partenza. Ricchissimo è l’apparato iconografico, tra cui un famoso scatto di Henri Cartier-Bresson che ritrae John Berger tra le sue carte.
Riga, dopo i volumi dedicati a Kurt Schwitter, Roland Barthes e a Furio Jesi, conferma di preferire strade lontane dalla facile attualità culturale e proprio per questo d’imprevedibile bellezza.