Riga 7 Witold Gombrowicz
Riga 7
Witold Gombrowicz
a cura di Francesco M. Cataluccio
1994

In tempi in cui l’immaturità dilaga e gli individui assomigliano sempre più a bambini smarriti, in un’epoca in cui l’elogio acritico di tutto ciò che è giovanile impazza nei mass media, forse è opportuno tornare a riflettere sull’opera dello scrittore polacco che per primo e in modo così radicale ha raccontato e deriso la voglia dell’uomo contemporaneo di essere-sempre-giovane.
Considerato ormai uno dei maggiori scrittori del secolo - Milan Kundera l’ha recentemente definito «uno dei tre o quattro più grandi scrittori dopo la morte di Proust» - Gombrowicz (1904-1969), «un uomo molto innamorato della propria immaturità», come si definiva, è senza dubbio uno dei più arguti interpreti della Modernità.
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