Riga 15 John Cage
Riga 15
John Cage
a cura di Gabriele Bonomo
e Giuseppe Furghieri
1998

John Cage è preceduto dalla sua leggenda che, a seconda dei casi, lo vorrebbe un artista votato allo scandalo o un discepolo Zen, un filosofo più che un musicista, quando non un esecutore di opere destinate a non sopravvivergli: un musicista senza musica che oscilla tra il caos e l’ascesi. La leggenda ha superato di molto l’effettiva conoscenza della sua opera, che, ai più, rimane ancora sconosciuta. Conoscerla, significa affrontare la sfida dei paradossi che l’hanno sorretta: «Comporre è una cosa, eseguire un’altra, ascoltare un’altra ancora. Che possono avere a che fare l’una con l’altra?».
Questo numero di «Riga», il primo dedicato a un musicista, si propone di investigare il senso profondo delle innovazioni radicali apportate dal compositore contemporaneo che forse più di ogni altro ha contribuito a deviare il corso e il destino della tradizione musicale dell’Occidente: dopo di lui, la musica non è stata più la stessa.
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